Ecco cosa unisce lo spirito-guida Erzulì Dantor, la religione vudù e la Dea Morrigan al mondo di colori RRH
L’opera che vi presento oggi è strana, lo ammetto.
Non ci sono i miei colori qui!
niente rosso??? niente visi pallidi e smunti o scheletrici???? Addirittura un bambino???? Ma sei impazzita?
Certo che bisogna impazziere e stravolgersi altrimenti che noia!
in breve cosa è successo: stavo dipingendo la Marie Laveau che vi ho presentato qualche settimana fa e mi sono immersa nel mondo del vudù leggendo e documentandomi bene e ho mi sono appassionata.
Ci sono tantissimi personaggi interessanti, i Loa, spiriti guida in pratica, che rientrano perfettamente nei parametri evocativi del mio immaginario pittorico.
Il Primo Loa e anche il più importante è proprio Erzilì Dantor che rievoca l’iconografia della Madonna Nera.
Il Vudù è simpatico perchè unisce l’immaginario Cristiano a quello Africano animista ed evoca immagini, sapori, musiche e atmosfere di luoghi come Haiti e New Orleans, luoghi che sprizzano di colore e di musica tribale e ritmi caraibici da un lato e buie e tetre usanze religiose dall’altro.
Questa è l’atmosfera ideale per far esplorare il mondo dei colori a RRH (sono io RRH per chi ancora non l’ha capito) senza tramortirla o spaventarla a morte.
Ma ritorniamo indietro, inizio gennaio:
– Il laboratorio pittorico riprende vita , almeno in parte, dopo la Siesta di 8 mesi causa ristrutturazione .
Non avevo moltissimi materiali a disposizione a parte molte cornici accumulate e qualche tavoletta di legno.
Il Fato mi ha portato improvvisamente un recupero di una quantità immensa di colori “colorati” di ogni tipo e molti quadri vecchi.
Questi segni per me sono importanti nella mia produzione:
- Recupero colori? Vuol dire che devo usare colori.
- Recupero pennelli? Vuol dire che mi serviranno proprio quei pennelli.
- Mi prendo bene con il Vudù? Elisa , dipingi il Vudù
Io ragiono così.
Scelgo lei , Erzilì perchè a pelle mi piace e intanto mi informo.
Cito un riassuntino da wikipedia ma vi invito a leggere qualcosa di più, è veramente interessante :
“Il suo culto viene celebrato di martedì il martedì, normalmente in forma privata, davanti ad un altarino di colori blu, verde e rosso, sul quale vengono offerti campioni di crema di cacao, gioielli, anelli d’oro e profumo Florida Water (simile all’acqua di Colonia). In occasione della ricorrenza annuale, viene anche presentato un maiale opportunamente trattato.Secondo la tradizione, la rivolta degli schiavi del 1791 ebbe inizio con un patto spirituale che si concluse con una grande festa in onore dell’entità spirituale, che è divenuto l’Iwa della vendetta e della rabbia, protettore della nazione. Durante gli anni’70 e ’80, il culto fu riscoperto dalle madri single.”
E continua :
“È stato ipotizzato che il culto di Ezili Dantor potesse essere stato alla base della venerazione della Vergine nera di Częstochowa[1][2] Il culto sarebbe nato quando alcune milizie polacche inviate da Napoleone Bonaparte a sedare la Rivoluzione haitiana riportarono in patria due copie dell’icona direttamente dall’isola caraibica.Le truppe polacche furono decimate dagli schiavi insorti e indotte a disertare, ottenendo in cambio la libertà e la cittadinanza haitiana da Jean-Jacques Dessalines, primo governatora della repubblica nata dalla vittoria del 1804.Negli anni 2000, nell’isola sopravviveva ancora una comunità polacca discendente da questi soldati, concentrata quasi interamente nella località di Cazale.[3]Il sincretismo dei due culti pagani portò il voodoo della Louisiana ad associare lo spirito Ezilí Dantor alla lwa alla maternità della maternità propria della Vergine Madre di Dio.Invece, secondo una lettura moderna dei resoconti haitiani dei riti voudoo descritti da sacerdoti e fedeli officianti dell’isola, il bambino vestito di rosa sarebbe identificabile con Ezilí Freda, la sorella minore di Ezilí Dantor, che avrebbe lasciato due cicatrici sulla guancia della primogenita, nel corso di una lite d’amore per la divinità della guerra Ogun.
Wow non trovate?
La mia Morrigan! E’ proprio lei! Morrigan, che dal 2016 mi ha guidato nella ricerca del Rosso e che mi ha fatto esplodere creando il mio universo nero e rosso, le Mia Morrigan mi ha assistito e in 5 anni insieme abbiamo prodotto 250 quadri, quadretti, disegnini, opere enormi, tutto.
Poi si è addormentata, l’ho mandata in letargo e nel frattempo ho studiato, ho dipinto su commissione pergamene classiche, pergamene colorate, miniature rinascimentali affreschi decorazioni , di tutto!!!
ho dipinto di tutto tranne che ME.
Per svegliare Morrigan è stato necessario cercarla in altri luoghi -perchè lei secondo me, stanca di aspettarmi è andata a farsi un giretto- è la ho ritrovata dall’altra parte del mondo, nascosta in una pelle diversa, nascosta da vesti diverse ma è lei, sempre la mia energica e potente Amica Morrigan di cui ogni tanto ho anche il timore.
Vi Presento quindi Erzilì (Morrigan) Dantor così, dipinta di getto a olio su tavola, velata di blu scuro.
Il suo volto colore ambrato e nascosto non solo dall’ombra ma dal trucco rituale .
Erzilì viene rappresentata sempre come Madonna con il Bambino quindi anche il piccoletto l’ho truccato come lei.
Ho utilizzato il blu, un colore che mi crea di solito molti problemi ma questa volta mi ha soddisfatto e credo sia grazie al cambio di tecnica, in sostanza non amo il blu acrilico mentre l’effetto traslucido e trasparente che l’olio mi permette me lo fa rivalutare tanto.
Per ovviare all’eccessivo contrasto freddo che questo colore aveva apportato al mio soggetto ho introdotto i toni seppiati che avevo già usato per la Marie Laveau trasformando il quadro in un vero e proprio dipinto policromo.
Per ricollegare il personaggio alle sue origini Cristiane ho quinti aggiunto l’elemento divino delle aureole raggianti realizzate a Missione con foglia d’oro .
Il tocco finale per renderlo davvero mio e ricollegarlo alla mia produzione personale c’è: il cielo tra i raggi dorati rimane nero , leggermete annuvolato ma con le stelle.
Signori, eccovi la mia guida 2022
Olio su tavola60 x 30 cm
Cornice da valutare e personalizzare.